Una monoposto dai costi accessibili e il divertimento assicurato da un ottimo rapporto peso potenza...LA DEVO PROVARE!
Cosi mi trovo in pista, esattamente al circuito del sole a Villasmundo, in una giornata calda e puramente estiva, per provare una formula Predator's.

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Inizio a scrutarla mentre scende dal carrello, la macchina che ho in prova non è, a dire il vero, esattamente conforme alle regole dei campionati in cui viene impiegata, ma ne conserva il carattere e il comportamento.

Il modello, una PC008 ha adesso dei fianchetti modificati che sono serviti ad alloggiare il radiatore del motore di derivazione Kawasaki Ninja mentre il telaio è quello di una PC010. Rispetto alle auto che partecipano al campionato e che quindi devono rifarsi al regolamento che impone l'utilizzo di gomme intagliate e di mescola dura, questa monoposto, invece, monta delle slick che mi concedono (fortunatamente) di "osare un po di più".

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Stringo le scarpe, sistemo la tuta e scendo in abitacolo, che non è esattamente l'espressione massima della comodità, lo spazio per me che sono alto risulta essere veramente risicato, ma fortunatamente ho poco tempo per pensarci, tutto pronto! Metto il casco infilo i guanti e sento dietro di me, finalmente, l'innalzarsi dei giri motore... Ci siamo quasi!

Una leggera spinta da parte di alcuni volenterosi corrisponde alla retro della Predator's che ho adesso tra le mani.

Schiaccio la frizione, un po di gas e scendo in pista.

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Il volante, sicuramente una delle note maggiormente positive, mi permette un' impugnatura perfetta e le dimensioni sono adatte per evitare d'intralciarmi nei movimenti delle gambe, diverse sensazioni mi ha dato Il cambio che è il componente con cui perdo un po di tempo in più per familiarizzare, molto rude e poco preciso, richiede un po di pratica con il gas in scalata e all'inserimento, in ogni caso, dopo un po di "allenamento", concede cambiate abbastanza veloci.

Passati i primi giri, inizio a entrare in un mondo tutto mio, senza considerare quasi l'esistenza di un ambiente esterno.

Guidare, guidare e poi ancora guidare, la sensazione che sta riuscendo a darmi questa monoposto è la più pura per ogni appassionato, è nata per questo e ci tiene a metterlo in chiaro già dall' inizio.

In maniera totalmente naturale mi sta costringendo a dare ogni giro, ogni curva di più, a cercare di staccare un metro dopo e di "premere" sul gas sempre un po prima, con la piacevole conseguenza di scodate che riesco a controllare quasi come un domatore, nei cambi di direzione è semplicemente incollata a terra, straordinaria.

In questi frangenti, tutte le emozioni e le sensazioni sono amplificate.

L'aria che sento passare dal collo, la forza centrifuga che sembra volermi "sputare via" dall'abitacolo, lo sterzo così duro ma divinamente preciso, i freni che non mi tradiscono, tutto, da la sensazione di essere, estensione naturale del mio corpo.

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Sono questi i momenti, in cui mi rendo conto che ognuno di noi è al mondo per un determinato scopo, e quale sia il motivo per cui io mi trovi in questo pianeta mi è ben chiaro da un pezzo.GUIDARE!

Sto spingendo sempre di più, quando, vedo avanti a me sventolare la bandiera a scacchi.Un ultimo giro, di raffreddamento per lei, di riposo per il pilota.
Esco dalla pista, e iniziano a nascere in me pensieri che scaturiscono proprio dalle premesse iniziali fatte e mi domando se una monoposto come questa che ha il chiaro intento di formare nuovi piloti o di dare la possibilità di mettersi in gioco per un campionato intero a costi molto bassi, sia realmente valida. La risposta non tarda ad arrivare, ed è sicuramente positiva.

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Questa monoposto va veramente forte, è divertente perché relativamente facile da portare al limite e ti dà sensazioni ed emozioni amplificate alla massima potenza.

Un' esperienza da provare e affinare per chi come me è NATO PER GUIDARE.

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